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Ponte nelle Alpi, gli studenti hanno imparato l’arte del pane

«Io vivo qui»: i ragazzi mettono le “mani in pasta” in virtù di un progetto lungimirante della Fondazione Angelini e della Fondazione Dolomiti Unesco. Grazie ai professori Elisa Olivo e Federico Palazzin, è stata presentata ai genitori e alla comunità pontalpina un’attività della classe 1^C della scuola media «Pertini»: a questo proposito, i ragazzi hanno interagito con il territorio, imparando a fare il pane, raccogliendo testimonianze di fornai e anziani di Polpet e riaccendendo gli antichi forni. 

Accompagnati dai loro insegnanti, gli studenti si sono messi a disposizione di Marisa Fanna, Luisa Menegaz, Giancarlo Collarin, Renzo Costantini, Armando Fiori e Ivo Collazuol per raccontare la storia dei forni legata alla panificazione di Polpet. Non solo: i giovani hanno potuto imparare l’arte di panificare. Una materia scolastica innovativa, artigianale, anche se legata al passato, che permette di recuperare le tradizioni e di operare a contatto con le persone che testimoniano la storia.

Con curiosità gli alunni hanno messo le mani in pasta nei laboratori, ascoltato i vari racconti, e contribuito alla rinascita di una tradizione, tra l’antico profumo del pane e un profondo senso di comunità. Ogni alunno protagonista del progetto ha avuto un riconoscimento e una pubblicazione del lavoro è stata consegnata a chi ha partecipato all’attività.

Oltre a un folto pubblico che ha gremito l’atrio della scuola, erano presenti alla premiazione la dirigente Orietta Isotton, il sindaco Paolo Vendramini e il presidente del consiglio d’istituto, Mirko Faneo.

Articolo di " Amico del popolo"